Segno 268 | Giu/Lug 18

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Descrizione

Ad Art Basel e alla Svizzera, premiata con il Leone d’oro alla Biennale Architettura di Venezia, sono dedicati alcuni approfondimenti nel nuovo 268 di Segno. In particolare, sulla Biennale Architettura di Venezia trovate uno speciale che comincia con l’articolo dal titolo Missione e Posizione di Andrea Mammarella, e continua con tutto quello che c’è da sapere su ogni singolo padiglione, a cura di Massimo Mazzone e Roberto Sala. Alla grande mostra, promossa dalla Fondazione Beyeler di Basilea, incentrata su due figure determinanti nella storia del Novecento: Francis Bacon e Alberto Giacometti, è dedicata la recensione di M.L.Paiato che svela le ragioni di questo inedito accostamento.

Un numero soprattutto internazionale, sicché il 268 si completa con news e anteprime delle mostre più importanti d’Europa e nel mondo con testi in italiano e in inglese a cura di Umberto Sala e Paolo Spadano. Da Basilea, oltre ad Art Basel: Liste, Volta14 Photo Basel, poi Maria Lassnig e Rosler & Stayer al Kunstmuseum Basel, infine Bruce Nauman alla Schaulager-Laurenz Foundation. Si prosegue con il Centre Pompidou che apre le porte nelll’ex garage Citroën Yser di Bruxelles per un programma che prefigura l’evoluzione di una città di cultura, comprendendo tra gli altri il Museum of Modern and Contemporary Art in fase di sviluppo. Ad Amsterdam, invece, e giusto per citare alcune fra le situazioni europee più intriganti, lo Stedelijk Museum, nell’ambito di STEDELIJK BASE, prosegue il programma TURNS con Freedom is Recognized Necessity. Ma ancora nel 268 trovate news da Berlino, Bilbao, Boon, città quest’ultima dove alla Bunde- skunsthalle è in corso la grande retrospettiva dedicata a Marina Abramovic. Poi: Bruges, Edimburgo, Graz, Hong Kong, Liverpool protagonista con la 10ma edizione della Liverpool Biennial, Beautiful world, where are you?, Londra, MadridMonaco di Baviera, Parigi, Principato di Monaco, New York e molte altre città sono citate nel 268 delle quali trovate indicazioni per un vero e proprio giro del mondo.

Non mancano, naturalmente, approfondimenti e articoli dedicati a ciò che di più interessante accade in Italia. Vi raccontiamo di Tony Oursler alla Fondazione Agnelli di Torino, di Metamorfosi al Castello di Rivoli, di Teresa Margollesal PAC di Milano, di Mutt Mullican all’ Hangar Bicocca, di Günter Umbergalla Galleria Invernizzi, di Walter Dahn alla Galleria Cannaviello, diRichard Wilson alla Galleria Fumagalli, di Fred Sandback alla Galleria Cardi, del Centenario di Mimmo Rotella alla Galleria C.Stein, di Gianfranco Pardi alla Fondazione Marconi e Cortesi Gallery, di Paolo Masi alla GAM di Gallarate, di W.Eugene Smith al MAST di Bologna, del Museo del 900 di Firenze, di Mauro Staccioli alla Galleria il Ponte, di Rebecca Horn alla Galleria Trisorio di  Napoli, di Is pink just a color? alla Galleria Paola Verrengia di Salerno. E ancora: di Vittorio Corsini a Pisa, di De Prospettiva pingendo a Todi, di Linda Fregni Nagler alla Galleria  Vistamaredi  Pescara, di Luca Vitone alla Pinksummer di Genova, di Anna Romanello al MAON di Rende, di Vincenzo Frattini al Castello Aragonese di Ischia, dell’opera di Agnese Purgatorio acquisita al MUSMA di Matera e di Nevio Mengacci allo Studio Sereni di Pesaro.

Infine la  copertina del 268 è dedicata ad un grande artista italiano, la cui opera informale lo ha reso eterno nel mondo: parliamo di EMILIO VEDOVA di cui vi raccontiamo Emilio Vedova De America, ovvero la recente Monografia curata di Germano Celant (particolare dell’opera di Emilio Vedova. Senza titolo (n. 13) – 1, 1960-1961 – courtesy Galleria dello Scudo, Verona)