Descrizione
Gli abbonati riceveranno Segno 293 con una copertina casuale, invece, per i più fortunati presenti alle prossime fiere di Artissima di Torino e Roma Arte in Nuvola di Roma, sarà possibile acquistare il numero scegliendo la copertina che si preferisce.
Come di consueto, si parte dalle anteprime con l’intervista a cura di Cecilia Paccagnella a Luigi Fassi, direttore di Artissima, la fiera d’arte contemporanea che dal 3 al 5 novembre festeggia i suoi trent’anni svolgendo un accurato bilancio con la città ospitante.
Una carrellata di anticipazioni attraversano in lungo e in largo lo “stivale” italiano con un’eccezione sulla mostra proposta dalla Carwan Gallery di Atene: il Museo Civico d’Arte antica di Torino; i Musei Civici di Monza; Imago Museum di Pescara; Connexxion, il Festival diffuso di Arte contemporanea; il PAV, Parco Arte Vivente di Torino, le Gallerie dell’Accademia di Venezia; i luoghi vari di Firenze con Artour-o il Must e l’Armonia 2023.
L’editoriale è a firma di Andrea Bardi con L’oggetto sfocato. Note per un’autocritica della critica che tratteggia le prime coordinate di una critica dell’arte “a partire dall’acquisizione di metodi più fermi”. Un tentativo, quello di Bardi, che lascia da parte le grandi provocazioni, gli spot melensi per un’indagine quanto più autentica, nonostante in molti sostengano di aver già presenziato al funerale della critica d’arte.
Sempre Andrea Bardi entra nel vivo del numero 293 con l’intervista a Omar Galliani sulla sua ultima mostra, Diacronica a Palazzo Reale di Milano, ripercorrendo attraverso la vita dell’artista un lungo periodo storico quanto mai prezioso per la storia dell’arte.
Sulla scia del passato, dal secolo scorso fino agli anni ‘80, Paolo Balmas recensisce Incontri Romani, il dialogo di 34 artisti nella nuova galleria romana di Tornabuoni Arte.
“Una riflessione sull’arte e il punto di vista dell’artista” viene così definita da Giuliana Benassi la mostra di H.H. Lim, The long journey around one meter seventy, al PRAC di Ponzano Romano.
Seguono le tante recensioni: Giulio Paolini ai Musei Civici Verona e alla galleria Christian Stein di Milano (M. Michelacci); In ceramica al Museo Chini Borgo San Lorenzo (A. Cocchieri); Quattro mostre alla Galleria Continua San Gimignano (R. Olivieri); Marco Bagnoli al Museo Chini Borgo San Lorenzo, Nicola Verlato alla Galleria Bonelli di Milano (L. Catini); Gaëlle Choisne alla galleria A Sud di Pescara (G. Rosa), Stefano Chiassai al MAD di Firenze (dal c.s.); Antonella Quacchia alla MyOwnGallery di Milano (A. Guastella), Mario Sironi alla Galleria BPER Banca Modena; Gianni Colosimo e Luisa Bruni Riccardo alla Costantini Contemporary di Torino (C. Paccagnella); Agostino Ferrari allo Jus Museum Napoli (G.Perretta) – Gianluca Capozzi alla Dino Morra Gallery Napoli (G. Perretta); Decennale a Casa Ture Vitulano (Bn); Amami! alla Galleria Giampaolo Abbondio Todi (G. Centrone); Cingolani, Lista e Minus.log alla Matteo Ragni Forlì (A. Tolve); De Mitri, Mega, Repetto, Ressler a Palazzo Pantaleo Taranto (S. Liuzzi); Cioffi e Reinmuth alla Galleria Monopoli Milano (L. Parra), Lanfranco Aceti a Palazzo Pantaleo Taranto (C. Pavone), Itinerario Mangano alla Mangano Arte Cremona (G. Perretta); Armanda Verdirame allo Spazio d’Arte Scoglio di Quarto Milano (L. Parra); Lucia Cantò in Fondazione Elpis Milano (M. Michelacci); Antonello Ghezzi alla CAMeC La Spezia (A. Immediato); Marco Tagliafico nella galleria A Pick Gallery di Torino (C. Meli); Marie Lelouche da Alberta Pane a Venezia (M. Carrillo Marentes); Worksite a Quartiere Latino di Napoli (I. Galuppo); Davide M.Coltro e Collettivo CaCO3 alla Raccolta Lercaro di Bologna (A. Immediato); il Premio G.B. Salvi a Sassoferrato (M. Di Francesco); Francesco Arena in Fondazione Del Roscio Roma (I. Piccioni); Matteo Fato alla Monitor di Roma e Pereto (F.P. Del Re); Isotta Giannetta allo Spazio Bianco Contemporaneo Roma (I. D’Alberto); Emanuele Dragone alla Galleria /f ürba/ di Guardiagrele (I. D’Alberto) – Jan Fabre Studio Trisorio Napoli (I. Galuppo); Ilaria Abbiento a Palazzo Peschici-Maresca di Napoli (L. Catini); Deborah Napolitano alla Pinacoteca Provinciale di Salerno (M. Ferrara), Narda Zapata Museo della ceramica Salerno (M. Ferrara); Irene Pucci a Palazzo del Mutilato di Bari (M. Vinella); Gaetano Fanelli al Museo Nuova Era di Bari (C. Cipriani); Guglielmo Manenti alla Laveronica gallery di Modica (A. Guastella); Evocations alla Shazar alla Gallery di Napoli (I. Galuppo); Mariano Filippettaalla Galleria Alice Schanzer Sutri (B. Ceccobelli).
La sezione Mondi dell’arte esordisce con l’intervista a Donatella Spaziani, a cura di Miriam Di Francesco, recentemente vincitrice del Premio Digital Michetti e unica artista italiana invitata a dal governo cinese al Festival su Qi Baishi. Maila Buglioni approfondisce l’ultimo progetto di Elena Bellantoni in collaborazione con la casa di moda Dior, Marta Ferrara ci fornisce una ricognizione su Artecinema: il festival internazionale che porta sul grande schermo le vite dei grandi maestri dell’arte, dell’architettura e della fotografia. Il focus su Roberto Ghezzi è a firma di Laura Catini mentre Andrea Croce dipana gli ultimi risultati della residenza Ritratto a Mano giunta all’ottava edizione. Fabio Giangiacovo ci illustra il Premio Termoli, Maila Buglioni il nuovo Spazio Treccani Arte, Lisa Parra la nuova acquisizione dell’opera di Gioni David Parra da parte del GASC di Milano. Chiude la sezione Mondi dell’arte il direttore, Roberto Sala, con la mostra di Fabio Ricciardiello dal titolo Trasparenze.
Per Segno Architettura, Federico Bilò dedica il suo articolo all’architetto cileno Smiljan Radic, Alberto Ulisse ad Andrea Branzi con Architettura tra il dentro e il fuori.
Con Gabriele Perretta si torna alla critica con Scenari critici dell’archivio e chiude il numero l’appuntamento con i libri con Segnolibri di Fabrizio Plessi (A. Tolve), Nanda Vigon (A. Tolve), Gastone Novelli (A. Tolve), Andrea Guastella (D. La Mendola), Giulio Ciavoliello (A. Marino), Andrea Pinotti (A. Guastella) e Simone Cerio (A. Croce).
Con un numero tanto ricco non rimane che augurarvi una buona lettura.