Descrizione
Il fiume Pescara ritorna al centro dell’attenzione, stavolta non soltanto per denunciarne lo stato di degrado o i rischi che si ripropongono ogni volta che l’intensità delle precipitazioni sale oltre il livello di guardia. Il libro offre una strategia progettuale per restituire al fiume il suo ruolo di grande segno della natura, in grado di organizzare un proprio ecosistema funzionale e al tempo stesso di innervare la riqualificazione green della valle, con molteplici occasioni di sviluppo di nuove attività a elevata sostenibilità ambientale. Chiave di volta della proposta è un grande parco territoriale dalle sorgenti alla foce, modulato in modo progressivo al fine di assicurarne la fattibilità con un basso costo d’investimento a carico della mano pubblica, ma con un’attiva partecipazione della popolazione e delle associazioni ambientaliste agli indispensabili processi di manutenzione. Questa proposta diventa il campo di applicazione privilegiato per nuovi strumenti di gestione, come il Contratto di fiume che da poco è stato introdotto anche in Abruzzo.